BARCELLONA: CI TORNERO’
Barcellona, sono stata tantissime volte a Barcellona, ma forse non sono riuscita a conoscerla fino in fondo.
Ci sono stati anni in cui andavo spesso per lavoro. All’epoca lavoravo per un’azienda che gestiva negozi di abbigliamento e Barcellona per noi rappresentava quanto di più innovativo ci fosse in ambito visual. A noi interessavano i grandi negozi di catena, ai quali ci ispiravamo per i nostri punti vendita più piccolini qui in Italia. Andavamo a vedere come affrontavano gli attacchi stagione, come esponevano il prodotto, le strutture espositive che utilizzavano.
C’era poi una moltitudine etnica che noi di Torino ce la sognavamo. Giravamo letteralmente per la città affamati di novità. Per cui posso raccontarvi tantissimo delle vie dello shopping, ma pochissimo dell’arte e della cultura della città catalana.
E anche quando poi ci sono tornata con mio marito, non sono stata così attenta. Per cui direi che prima o poi ci ritornerò, per colmare quelle lacune che non posso accettare rimangano tali.
- Edifici Gaudì
- Sagrada Familia
- Parc Guell
- Museo di Picasso
- Il Parco di Montjuic
- La ramba
- Barcelloneta
- EDIFICI GAUDI’
Gaudì , architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano, plasmatore della pietra, del laterizio e del ferro, ha lasciato a Barcellona ben 7 opere entrate a far parte del patrimonio dell’umanità. Inimmaginabile quindi passeggiare per Barcellona e non imbattersi in uno dei suoi famosi edifici.
Quelli più facili da incontrare, sono La Pedrera e Casa Batlò. Ricordo di aver pensato a che spettacolo ci ha concesso di assistere Gaudì, progettando con così tanta fluidità e movimento edifici futuristici e al contempo retrò. E di giorno ti fanno un effetto, ma di sera, quando sono sapientemente illuminati, allora puoi rimanere soltanto a bocca aperta.
Il mio rammarico è quello di non averli visitati all’interno, cosa che si può fare tranquillamente mettendosi in coda per ore (ahahahah) oppure acquistando i biglietti online, cosa molto più furba. Al prossimo giro non mancherò.
- SAGRADA FAMILIA
La Sagrada Familia è il capolavoro di Gaudì e icona indiscussa di Barcellona.
La sua costruzione è iniziata nel 1882 ad opera dell’architetto Francisco de Paula che iniziò l’opera in stile neogotico, ispirandosi al Santuario di Loreto. Solo un anno dopo prese le redini del progetto il giovane Gaudì, che lo modifico radicalmente e dedico a quest’opera 40 anni della propria vita.
Fortunatamente non mi sono persa, oltre l’esterno che è qualcosa di spettacolare e inimmaginabile, l’interno della basilica che, pare impossibile, è ancora più sorprendente dell’esterno. Come tutti quelli che l’hanno visitata, anch’io l’ho vista con ancora le impalcature e parti incomplete. I lavori procedono lentamente, sia per la difficoltà del progetto sia perchè sono interamente finanziati dalle donazioni. Si dice che sarà terminata per il 2028. Forse sarà proprio dopo tale data che mi concederò un ritorno a Barcellona.
- PARC GUELL
Le foto che avevo visto non potevano minimamente prepararmi al Parc Guell. C’è sempre un sacco di gente ed è comprensibile perché è un altro posto surreale, dove la prima cosa che mi sono chiesta è se ero ancora nel mondo reale o se ero entrata in un mondo immaginario parallelo. Tra l’altro la figata pazzesca è che entrare al parco significa entrare dentro l’opera. Ti siedi sulle panchine dai mosaici colorati. Tocchi letteralmente con mano il genio, o la follia, di chi l’ha progettato.
- MUESEO DI PICASSO
Un altro genio che ha vissuto alcuni anni della sua vita a Barcellona è Pablo Picasso, il cui museo custodisce la più grande collezione dell’artista. Vorrei davvero vederlo. Che dite? Me lo segno?
- IL PARCO DI MONTJUIC
Questo parco si trova sulla montagna verde Montjuic e in occasione dell’expo del 1929 sono stati costruiti edifici, stadi, padiglioni e giardini botanici. Su questa collina c’è infatti lo stadio olimpico e nelle strutture sopravvissute e ristrutturate si trovano mostre e musei. Inoltre c’è questa famoso fontana che alla sera regala un magico spettacolo. Per arrivarci ho letto che si può prendere la teleferica che parte dal porto e poi si può arrivare sino in cima alla montagna per visitare il Castello di Montjuic con un’altra funivia, dove si trova anche il museo del surrealista Joan Mirò. Anche questa esperienza è sicuramente da fare. Messo in agenda!
- LA RAMBLA
La Rambla è unica al mondo. Bisogna percorrerla dall’inizio e arrivare sino al mare. In totale 1.2km. A qualsiasi ora del giorno e della notte trovi un sacco di gente che la percorre. Un aggettivo: folcloristica. Piena di venditori ambulanti che vendono dai fiori ai pappagalli, un alternarsi di mimi e statue viventi. Un insieme di colori e odori che ricorderò per tutta la vita. Ad un certo punto, verso metà della Rambla e sulla destra andando verso il mare, si trova il mercato della boqueria, e qui di odori ce ne sono fin troppi. Salumi, formaggi, frutta. Ma anche spezie e banchi coloratissimi. Qui si può parlare di arte applicata all’esposizione di cibo.
- BARCELLONETA
Arrivati alla fine di questo sogno e racconto, non posso non citare la zona di Barcelloneta. Percorrendo la Rambla fino al mare, arrivi ad una enorme statua di Cristoforo Colombo. Se prosegui dritto c’è la rambla del mar che ti porta in una zona di negozi e locali. Se vai a destra vai verso la zona del porto. Ma se vai a sinistra trovi il lungo mare di Barcelloneta. Un lungo viale che costeggia la spiaggia di Barcellona. Tantissima gente che passeggia o corre. Chi scatta una foto. Chi semplicemente ammira il mare e chi si fa un bagno nel Mediterraneo.
Se arrivi fino in fondo, trovi un enorme pescione in metallo, e ancora dopo tantissimi localini dove puoi mangiare e bere a qualunque ora. E si, perché a Barcellona, ogni momento è buono per una tapas!