SHANTARAM: ANCORA OGGI IL MIO LIBRO PRIMO IN CLASSIFICA

Shantaram è un’opera straordinaria e di eccezionale bellezza, scritta da Gregory David Roberts.

E’ un romanzo di fantasia, ma come dichiarato dallo stesso autore, attinge in gran parte a fatti e personaggi veri, vissuti e incontrati nella sua travagliata vita.

E’ la storia di un uomo, soprannominato Shantaram, che in lingua marathi vuol dire “uomo della pace di Dio”.

E’ un uomo che ha avuto mille vite, una più assurda dell’altra. Tossicodipendente, criminale, guaritore. Un uomo in fuga, che approda a Bombay dopo la separazione dalla moglie e l’allontanamento dalla sua bambina.

E’ un libro che ho letto tanti anni fa, ma resta ancora il mio indiscusso preferito. E’ pazzesco, perché prima di acquistarlo ci ho pensato molto. Solitamente entro in una libreria e cerco di farmi ispirare. A volte cerco un autore in particolare. A volte mi lascio convincere da una copertina. Nel caso di Shantaram, più e più volte mi è capitato tra le mani, ma seppur ne fossi attratta, il fatto che fosse un libro di quasi 1200 pagine mi bloccava. Eppure, una volta, mi sono lasciata convincere dalla mia vocina interiore e così l’ho portato a casa.

E’ stato subito bellissimo calarsi nel mondo di Shantaram, ma più di una volta, man mano che andavo avanti con la lettura, mi sono chiesta come potesse un libro così lungo risultare avvincente dalla prima all’ultima pagina. Del tipo: cosa avrà ancora da scrivere di così bello?

Eppure, credetemi, è un romanzo di inesorabile bellezza dall’inizio alla fine.

Molti libri che leggiamo ci fanno venir voglia di andare in quei luoghi raccontati tra le pagine. Ci fanno viaggiare con la fantasia. In realtà Shantaram non mi ha fatto questo effetto.

I luoghi descritti sono senza dubbio molto affascinanti, luoghi che varrebbe la pena vedere con i propri occhi.

Ma questo è un libro, che prima di tutto, ti fa viaggiare con il cuore.

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