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SALVADOR DALI’: RACCONTO DI UNA MOSTRA SURREALE

Oggi ti porto con me alla scoperta del maestro del surrealismo. Ad ospitare le opere di Salvador Dalì, la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Torino. All’interno delle cucine della residenza estiva dei Savoia, è stato allestito un sapiente percorso artistico dedicato a Dalì.

SALVADOR DALI’: RACCONTO DI UNA MOSTRA SURREALE. L’esposizione mette in risalto i diversi aspetti della sua produzione artistica. Sculture di grandi dimensioni, oggetti in pasta di vetro e le sue famose grafiche a colori. Viene presentato un inedito Salvador Dalì. Pittore, scultore, scrittore, designer e illustratore.

L’immaginazione di quest’uomo è qualcosa che mi ha colpito nel profondo. La sua capacità di trasformare delle folli idee in qualcosa di reale, ha qualcosa di magico. Ho sempre pensato di possedere una vena artistica, presa probabilmente da mio padre che ha dipinto per tutta una vita. Ma ho avuto sempre grandissime difficoltà a riempire lo spazio bianco di fronte a me. Forse è proprio per questo che mi affascina chi invece riesce a farlo con estrema naturalezza.

SALVADOR DALI': RACCONTO

In questa mostra, trovano spazio alcune delle sculture più famose dell’artista. Come ad esempio: La Danza del Tempo, La Nobiltà del Tempo, L’Uomo e la Farfalla, La Donna in Fiamme, il Cavaliere Surrealista e L’Elefante Spaziale.

Quella che mi ha colpito maggiormente è stata la Donna in Fiamme. Questa scultura in bronzo realizzata nel 1980, unisce due delle tematiche preferite dall’artista: la donna e le fiamme. Ma c’è l’inserimento di altri simboli ricorrenti delle opere di Dalì. Protuberanze sorrette da stampelle e cassetti semiaperti che contengono l’inconscio e i suoi segreti. Netta è l’influenza di Freud e della psicanalisi.

SALVADOR DALI': RACCONTO

Con tutta probabilità l’elemento simbolo più famoso di Dalì è l’Orologio. Quasi un “marchio di fabbrica”. L’Orologio Molle che interpreta la fluidità del tempo e la mancanza di limiti. L’orologio perde la sua rigidità, diventa malleabile. L’uomo e la percezione del tempo che cambia a seconda della sua condizione mentale e fisica.

Il dipinto più famoso con gli Orologi Molli è La Persistenza della Memoria. Ma in questa mostra c’è un’altra sua opera che rappresenta pienamente questo concetto. E’ La Nobiltà del Tempo. Scultura in bronzo di 154 cm. Ideata nel 1977 e in prima fusione nel 1984 con la tecnica della cera persa.

SALVADOR DALI': RACCONTO

Ma in cosa consiste la tecnica della cera persa? Una preparatissima assistente della mostra ci ha spiegato come funziona. L’artista utilizza la cera per creare la scultura. Finita di modellare nei minimi dettagli, su di essa viene creato uno stampo. Dentro lo stampo viene colato il bronzo liquefatto che prenderà il posto della cera che si scioglierà e colerà via.

Dalì ha realizzato moltissime delle sue opere scultoree con la tecnica della cera persa. Come ad esempio l’Elefante Spaziale.

SALVADOR DALI': RACCONTO

Numerose sono le incisioni esposte, una più surreale dell’altra. Con mille particolari, mille simboli, mille idee e sogni folli.

Ma vogliamo parlare dei fagioli? Un suo famosissimo dipinto è la Morbida Costruzione con Fagioli Bolliti. Realizzato 6 mesi prima dello scoppio della guerra civile spagnola, rappresenta una creatura composta da membra umane sorretta da una cassettiera. Il tutto sopra un cumolo di fagioli. Te ne parlo perché il fagiolo è un simbolo ricorrente in tantissime delle incisioni esposte a Stupinigi. Me lo ha fatto notare la mia amica Rosalba, che mi ha accompagnato in questo viaggio della mente.

Prova a trovare il fagiolo nella foto qui sotto 🙂

SALVADOR DALI': RACCONTO

Il percorso della mostra include anche incisioni tra le più famose dell’artista. Come ad esempio il Telefono Aragosta Cibernetico, che fa parte di una serie di 10 incisioni intitolate Immaginazioni e Oggetti del Futuro.

SALVADOR DALI': RACCONTO

Dalì, artista a tutto tondo, dipingeva con tecniche di pittura classiche o moderne. A volte insieme nello stesso dipinto. La sua preparazione è stata inizialmente accademica. Poi influenzata dai numerosi artisti incontrati durante la sua lunga vita. Come ad esempio Picasso e Mirò.

Salvador Dalì però, non è stato soltanto pittore e scultore. Si è dedicato anche alla fotografia e al cinema, collaborando con gli artisti di ogni settore. Ricordiamo per esempio il cortometraggio realizzato con Walt Disney. Destino. Un progetto travagliato. Interrotto per problemi finanziari, fu completato dalla Walt Disney Company soltanto nel 2003.

Inutile dire che è una mostra che vale la pena di vedere. Un Viaggio nel Tempo e nella mente di un artista unico. Hai tempo fino al 19 febbraio 2023. Qui le info necessarie.

Ma se vuoi di più, devi andare a Figueres in Spagna. Lì si trova il teatro-museo di Salvador Dalì, da lui stesso progettato. Il Museo accogli alcune delle sue opere più famose, e costituisce in sé l’opera surrealista più grande al mondo.

Ogni mattina, al risveglio, provo un piacere supremo, il piacere di essere Salvador Dalí (cit.)

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