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PRAGA: PRIMA TI STUPISCE E POI TI CONQUISTA

Ci siamo innamorati di Praga non appena arrivati. Anzi prima. Già quando pianificavo il nostro di viaggio ho capito quanto affascinante fosse questa città. Praga: prima ti stupisce e poi ti conquista. Praga, la città dalle 100 torri. Con la sua architettura mozzafiato, con la sua appassionante storia e con il suo vivace presente.

In questo racconto di viaggio, ti porto con me alla scoperta di una città che non credevo, non pensavo, non speravo. Una città che forse avevo sottovalutato e che invece mi ha rapito completamente.

Ti parlerò di Praga suddividendola nelle sue 3 zone centrali, dove si concentrano la maggior parte delle attrazioni imperdibili della città. E come sempre faccio nei miei racconti, troverai anche qualcosa di insolito da inserire, se vorrai, nel tuo prossimo programma di viaggio.

STARE MESTO

Staré Mesto, o Città Vecchia, è il centro storico e fulcro di Praga. La prima tappa non poteva che essere la Piazza centrale, con la sua cattedrale Santa Maria di Tyn, 2° edificio religioso più importante della città. Le sue 2 torri dalle guglie affilate sono alte 80 metri, e sono state il nostro riferimento geografico in diverse occasioni. Ma la prima domanda che ci siamo fatti è stata: ma dov’è l’entrata? Devo essere sincera, non mi era forse mai capitato di vedere una facciata di una cattedrale così mortificata. Sul davanti infatti, ci sono delle case costruite a ridosso delle sue mura. Per arrivare alla chiesa devi attraversare un piccolo passaggio dallo stile gotico, per trovarti poi in mezzo a un piccolo cortile.

La chiesa è stata costruita nel 1365 ed è stata la principale chiesa hussita fino al 1620, per poi diventare cattolica dopo la vittoria di questi ultimi sui protestanti. Non è permesso fare foto dell’interno ed è un vero peccato.

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Cattedrale di Santa Maria di Tyn

Antistante la chiesa, dall’altra parte della Piazza, si trova il celeberrimo Orologio Astronomico del 1410, posto sulla torre gotica del Municipio. Il suo meccanismo è alquanto complesso e ogni elemento è intriso di simbologia e mistero. Per primi i 12 apostoli, che si mettono in moto ogni ora dalla 9 alle 23. Poi, il quadrante astronomico in cui è impressa l’ora e dove si trovano le informazioni astronomiche, con la posizione del Sole e della Luna. E infine, il quadrante inferiore, che è una sorta di calendario composto dai 12 mesi dell’anno.

Si può salire in cima alla torre attraverso un percorso a ridosso dei suoi muri interni. Oppure, come abbiamo fatto noi, con un moderno e comodissimo ascensore vetrato. Arrivati in alto, ad un’altezza di 42 metri, si trova una balconata panoramica, con una vista a 360° sulla città.

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Orologio Astronomico

Ma prima di salire sulla torre dell’orologio, ci siamo diretti verso un altro simbolo della città di Praga. Il Ponte Carlo, chiamato per diversi secoli semplicemente Ponte di Pietra. Fu eretto proprio per volere del re Carlo IV nel 1357, e ancora oggi, oltre ad essere una delle principali mete turistiche, serve da collegamento tra la Città Vecchia e il quartiere di Mala Strana. Lungo più di 500mt è un ponte ricco di miti e leggende, e le lanterne ad olio installate nel 1723 che ancora lo illuminano, lo rendono ancora più enigmatico.

Il Ponte Carlo possiede 2 torri che lo incorniciano, che nei secoli sono state parte integrante delle fortificazioni della città. La più importante è senza dubbio la torre che permette di entrare nella Città Vecchia, considerata la più belle porta gotica d’Europa, e sicuramente la più suggestiva. Ovviamente non ci siamo risparmiati la salita dei 136 gradini che portano in cima. Anche da qui la vista della città ci ha lasciato senza parole. Provare per credere!

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Ponte Carlo

Dopo tutta questa antichità, abbiamo dedicato un’oretta o forse meno al Museo delle Illusioni. Qualsiasi guida te lo segnalerà come attrazione imperdibile. A noi e a Beatrice è piaciuto moltissimo, ma non arrivare con altissime aspettative. Da fare, tenuto conto che non ti porterà via troppo tempo.

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Museo delle Illusioni

Ho lasciato per ultimo il Quartiere Ebraico, detto anche Josefov, il suo famoso cimitero e le sue Sinagoghe. Non perché meno importante del resto, ma perché purtroppo noi non siamo riusciti a visitarlo. E lo ammetto, con grande rammarico. Purtroppo 2 giorni e un toc non sono tantissimi ed è impossibile vedere tutto. Qui potrai trovare un assaggio di quello che noi ci siamo persi e che spero tu riesca a vedere.

Un’altra cosa che non siamo riusciti a vedere, ma solo perché era chiuso al pubblico, è il Klementinum di Praga, grande complesso barocco e una delle biblioteche più belle al mondo. Le visite guidate, essenziali per poterci entrare, riprenderanno il 1° aprile del 2023.

Qui potrai trovare:

  • la Biblioteca Nazionale, con una stanza dedicata a Mozart e ai suoi manoscritti
  • Una libreria Barocca splendidamente affrescata
  • La Cappella degli Specchi, decorata da affreschi, marmi e specchi. L’acustica perfetta la rende ideale per concerti di musica classica.
  • La Torre Astronomica, con strumenti scientifici, telescopi astronomici e la meridiana che calcolava l’ora per tutta la città.
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Bambina che legge

MALA STRANA

Spostandoci a est della città Vecchia, e attraversando il Ponte Carlo, abbiamo trovato il vivace quartiere di Mala Strana, dal quale si parte per arrivare all’imperdibile Castello di Praga.

Noi qui ci siamo affidati ad un tour guidato, per la paura di non capire bene come muoverci in una così vasta zona. Infatti, l’area del Castello si estende su una superficie di quasi 70.000 metri quadrati. Il Castello è uno più grandi complessi al mondo formato da palazzi storici, ufficiali ed ecclesiastici. Al centro, la Cattedrale di San Vito. Oltre a giardini e luoghi pittoreschi, all’interno delle mura, troviamo la sede del Capo di Stato della Repubblica Ceca. L’equivalente del nostro Quirinale.

Per arrivarci abbiamo preso il tram 22, ma se hai tempo e gambe puoi affrontare un percorso tutto in salita che ti porterà all’interno di questo meraviglioso sito, simbolo più importante dello Stato Ceco.

Famoso è il cambio della guardia che avviene ogni ora. Alle 12.00 è accompagnato da fanfare e dal cambio degli stendardi. Turistico sì, ma impattante.

Per prima cosa dovrai visitare la Cattedrale di San Vito, il più importante edificio religioso della città. La sua costruzione ha avuto inizio nel 1344 ed è stata completata, pensa un po’, soltanto nel 1929. Circa 600 anni di lavori interrotti da guerre di ogni tipo. Circa 600 anni di ricostruzioni, ristrutturazioni, ampliamenti. Tutto ciò ha portato ad avere un edificio dalle mille contaminazioni, anche se il più evidente è lo stile gotico della facciata.

Noi siamo capitati nei giorni in cui venivano esposti i gioielli della Corona, e c’era una coda infinita che poteva andare dalle 4 alle 6 ore. Per cui abbiamo saltato la visita degli interni. Sono sicura che tu sarai più fortunatǝ!

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Cattedrale di San Vito

Uno sguardo veloce vale la pena darlo al suggestivo Vicolo D’Oro. Per scattare qualche foto e perché no, acquistare qualche souvenir nelle mini casette che caratterizzano il Vicolo.

Nel XVI secolo questa zona era stata destinata ad abitazioni per i 24 arcieri che contribuivano alla difesa del castello e alle loro famiglie. Ma visto che lo spazio era poco, le casette furono costruite una addossata all’altra, con porte e finestre minuscole. Si dice che furono poi utilizzate anche come laboratori per gli alchimisti, che cercavano di trasformare il metallo in oro e di trovare l’elisir della vita eterna. Nel 1800 divenne in ultimo la via degli artisti, dove visse anche Frank Kafka al n. 22.

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Vicolo d’Oro

Scendendo a piedi, siamo arrivati a Mala Strana, ovvero Piccolo Quartiere. Tanti localini e ristoranti. La vivacità del quartiere è sorprendente. C’è poi l’isola di Kampa, un isolotto artificiale separato dalla terra ferma dal Canale del Diavolo. La leggenda dice che il canale prenda il nome da una donna indemoniata che viveva nelle vicinanze. Ma di leggende ce ne sono tante, tutte da scoprire.

Sull’isola di Kampa si trova anche il Muro di John Lennon. In realtà John Lennon non ha mai messo piede a Praga, ma le sue canzoni sono state fonte di ispirazione per l’opposizione civile dei cittadini di Praga nei confronti dell’oppressione comunista.

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Muro di John Lennon

Tempo e voglia permettendo, a Mala Strana ci sarebbe da vedere anche il Museo di Kafka e il vicolo più stretto del mondo. Quest’ultimo, lungo 10 metri e largo 50cm, si può percorrere solo aspettando il proprio turno regolato da un semaforo.

NOVE MESTO

Terzo e ultimo quartiere di cui ti parlo in quest’articolo, è Nove Mesto, la Città Nuova. Un tempo diviso dalla Città Vecchia da un grosso canale, nasceva per accogliere commercianti e artigiani. Il quartiere gira intorno a Piazza San Veceslao, che più che una Piazza è un grandissimo vialone, lungo circa 700 metri e largo 60. Originariamente mercato di cavalli è diventata col tempo luogo di primo piano nella scena politica praghese. Qui c’è stata la dichiarazione di nascita della Prima Repubblica Cecoslovacca. Nel 1968 è stata teatro dei principali moti di protesta antisovietica e dell’inizio della Primavera di Praga. E nel 1989 si festeggiò finalmente il crollo del regime comunista.

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Piazza San Veceslao

Insomma, una piazza ricca di storia, che ho avuto il piacere conoscere attraverso le parole di un’appassionata guida delle United World Tour di Praga. Siamo passati poi, dalla sede del partito comunista KSCM. Dall’ex palazzo della Gestapo, che all’epoca era sede di brutali interrogatori. Dalla Chiesa di San Cirillo e Metòdio, dove nel 1942 ci fu un’impàri scontro tra le forze tedesche e la resistenza. Qui morirono i 7 componenti della squadra protagonista dell’Operazione Anthropoid. Ma questa è un’altra storia…

A Nove Mesto ci siamo imbattuti nella famosa Casa Danzante che si trova lungo la Moldava. Fu costruita tra il 1994 e il 1996. La sua struttura ricorda 2 ballerini, e da quì prende il suo nome. Si dice che chi l’ha progettata si è ispirato alla coppia Fred Astaire e Ginger Rogers. Imperdibile una foto!

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Casa Danzante

Una mattina l’abbiamo poi dedicata a qualcosa di insolito. Abbiamo prenotato per tempo un Tour sul Comunismo. Leggermente di nicchia, questo tour per niente noioso, ci ha permesso di conoscere una parte della storia recente di Praga, che va dalla seconda guerra mondiale alla fine del comunismo praghese. La chicca finale di questo tour è stata la visita di un bunker della guerra fredda. Nato come bunker antiatomico, fu poi utilizzato dai comunisti come vero e proprio ufficio, attrezzato per spiare i cittadini “sospetti” ed eventualmente interrogare i mal capitati. E’ ancora possibile vedere le attrezzature radio e telefoniche dell’epoca, l’importante sala strategica, e l‘infermeria utilizzata all’occorrenza dai suoi occupanti. E’ possibile entrare in un piccolo tunnel che attraverso una scala a pioli portava all’Hotel sovrastante. Davvero suggestivo e consigliatissimo. La nostra Beatrice, che non ha apprezzato tanto la parte storica quanto noi, ha comunque gradito le piccole stanzette allestite e i cunicoli percorribili. Un vero e proprio Viaggio nel Tempo!

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Bunker

Bene, ho scritto tanto. Forse troppo. E ancora ci sono posti di Praga di cui non ti ho neanche accennato. Come ad esempio le numerose installazioni dell’artista David Cerny che si trovano in giro per la città. Qui un articolo a lui dedicato. E se poi vuoi delle info pratiche e dei Consigli di Viaggio, ti rimando all’articolo info pratiche per il tuo viaggio a Praga.

Per noi sono stati 3 giorni stupendi. Indimenticabili. Ci hanno lasciato la voglia e il bisogno di tornare. Di perderci per le contorte vie della città. Di scoprire altro sulle sue leggende e la sua storia. Auguro a tutti Voi di rientrare a casa da un viaggio, e provare quello che abbiamo provato noi dopo aver visto Praga.

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